Nel 1995, alla fine della sua carriera velista in qualità di Campione italiano e mondiale, Alessandro Gaoso cominciò a lavorare a questo progetto, che fu chiamato Homerus...
SYDNEY - 11 OTTOBRE 2000
Relazione letta al congresso di Sydney in occasione dei giochi paraolimpici effettuati in Ottobre 2000.
Navigazione a vela in modo autonomo per persone cieche
I ciechi possono navigare.
I ciechi, ora, possono navigare autonomamente e, con il progetto Hoemrus, possono gareggiare.
Il progetto è considerato:
qualcosa di incredibile, perchè stimola la nostra immaginazione;
qualcosa che suona come una sciocca avventura perchè non possiamo prevedere dove ci conduca;
qualcosa che ci tocca definitivamente, perchè noi immediatamente percepiamo le sue umanitarie intenzioni.
Lo sviluppo del Progetto Homerus
Nel 1995, alla fine della sua carriera velista in qualità; di Campione italiano e mondiale, Alessandro Gaoso cominciò a lavorare a questo progetto, che fu chiamato Homerus, come il famoso cieco poeta greco.
Dal 1996, con il supporto di un numero crescente di volontari, stiamo operando per lo sviluppo di questo progetto e con i navigatori ciechi abbiamo dato vita alla Associazione no-profit Homerus.
In Italia, organizziamo corsi per navigatori ciechi, organizziamo match-race nazionali ed internazionali e promoviamo tutti i tipi di attività per un ulteriore sviluppo per la navigazione autonoma da parte dei ciechi.
Offriamo pure il nostro supporto per la fondazione di altre scuole per ciechi in tutti i Paesi stranieri.
Abbiamo già allenato più di 80 persone cieche e l’esito soddisfacente è stato raggiunto con tutti loro, prova che Homerus è in continua ricerca di tutti coloro che sono seriamente interessati e motivati.
Ma chi sono questi 80 navigatori ciechi?
Sono giovani persone la cui cecità, in accordo con i metodi di classificazione IBSA, rientrano nelle categorie B1, B2 o B3.
Sono stati abituati dai loro genitori ad essere autosufficienti e quindi sono in grado di affrontare tutte le situazioni difficili.
Sono individui disabili che non aspettano una continua assistenza dalla società.
Hanno abbastanza confidenza in loro stessi e sono desiderosi di fare nuove esperienze.
BASI NAUTICHE
E’ risaputo che le persone cieche stimolano altri sensi, e in particolare:
il tatto, per riconoscere le sagome, le taglie ed i tipi di materiale dei quali gli oggetti sono composti;
l’udito, che arriva immediatamente dopo la vista per circoscrivere a mo di mappa lo spazio circostante;
la capacità; di sentire la direzione e la forza del vento sentendole attraverso la pelle della loro faccia.
Una persona cieca può distinguere da dove il suono proviene e, in caso di suoni familiari, è anche in grado di valutare a che distanza la fonte del suono si trova.
In accordo con i principi di psico acustica, che sono ancora oggetto di una ricerca applicata all’università di Brescia, abbiamo progettato un sistema di segnali acustici che permettono ai navigatori ciechi di seguire un percorso guidato dai loro suoni, nello stesso modo come i navigatori vedenti, di notte, individuano la loro posizione in relazione alle sorgenti di luce.
Per mettere i ciechi nella posizione di evitare collisioni con altre barche, Homerus ha progettato un dispositivo di identificazione acustica che è posizionato alla prua delle barche e permette loro non solo di segnalare la loro posizione e tenere il passo del percorso, ma anche di evincere la posizione, la distanza e il percorso scelto dagli altri navigatori similmente equipaggiati; questo mezzo acustico ha le stesse funzioni delle luci rosse e verdi usate dalle barche di notte.
Comunque, per navigare autonomamente senza il supporto di mezzi acustici, vi è la necessità di sempre più sofisticate tecnologie.
Per questa ragione Homerus ha progettato ATNA che usa un GPS interfacciato con un sistema cartografico ed un software parlante, che fornisce informazioni in relazione alla distanza e alla posizione degli ostacoli fissi come le isole, coste, rocce, acque basse, ecc...
Un altro problema riguarda il pericolo di collisione con gli oggetti in movimento sulla rotta delle barche governate dai ciechi.
In futuro, noi crediamo che questo problema potrà essere risolto con laser parlanti, a ristretto raggio d’azione.
Nel frattempo, Homerus ha reso possibile il riconoscimento delle barche governate dai ciechi da parte delle persone vedenti grazie alle sue speciali vele colorate: marrone in alto con il logo Homerus nel mezzo e sotto bianche.
Queste vele hanno lo stesso significato del bastone bianco che le persone cieche usano in tutto il mondo.
Noi speriamo che i navigatori vedenti possano presto dare il diritto di strada ai navigatori ciechi indipendentemente dalle loro mura.
IL PROGRAMMA D’INSEGNAMENTO HOMERUS
Per i principianti, la scuola di vela Homerus insegna alle persone cieche come comportarsi in tutte le situazioni e prova a trattarli come vedenti.
Essi vengono frequentemente ammoniti delle tremenda forza della natura che, in caso di tempeste, non avrà pietà della loro disabilità.
Noi rendiamo loro piuttosto chiaro che se vogliono imparare come navigare, devono accettare i nostri metodi, seguire tutte le istruzioni molto seriamente e, una volta che accettano di proseguire nella loro avventura, devono essere pronti ad accettare tutti i rischi connessi.
Noi eseguiamo due corsi:
CORSO PRELIMINARE
In una ampia classe noi stendiamo le vele e tutto l’equipaggiamento che è situato sulla barca, così che loro possano toccare il materiale e gradatamente prendere confidenza con tutto.
Una volta che hanno capito qual è la funzione di ogni oggetto, facciamo loro ripetere le stesse azioni sulle barche ormeggiate nel porto.
Poi loro navigano e si impratichiscono come governare una barca e come aggiustare le vele a seconda della forza e direzione del vento, in modo tale di scegliere la giusta destinazione il prima possibile.
Durante questa delicata fase, l’istruttore si astiene dall’aiutare loro fisicamente. Il suo principale obiettivo consiste nel:
dare loro chiare istruzioni e insegnar loro come impugnare il timone.
far porre loro attenzione su come la barca e le vele reagiscono alla pressione dell’acqua e del vento;
mostrare loro come il posizionamento delle vele influenzi la velocità e l’inclinazione della barca.
Ogni operazione è ripetuta fino a quando non diventa sufficientemente familiare per essere portata a termine autonomamente e fino a quando l’istruttore non sente che possono navigare da soli.
A questo punto, organizziamo un percorso posizionando un segnale acustico sopravvento e sottovento e insegniamo loro come navigare su questo percorso, come circumnavigare la boa in senso orario e antiorario.
Questo è il primo ma più importante livello e dopo, con il corso avanzato, insegniamo loro come divenire navigatori di match-race.
IL CORSO AVANZATO
Da parecchio tempo i navigatori ciechi sono membri di equipaggi nei match-race, e tutti gli anni i Campionati Mondiali per navigatori ciechi sono tenuti in svariati posti nel mondo.
Comunque, c’è una sostanziale differenza tra gli equipaggi formati da persone cieche e vedenti insieme e tra gli equipaggi di sole persone cieche.
QUESTO E’ CIO’ CHE HOMERUS HA CANCELLATO!
Tutti i navigatori, prima o poi, sviluppano un senso di rivalità e vogliono competere con altri navigatori. Così noi alleniamo i nostri ragazzi a navigare da soli.
Con una coppia di barche e 3 boe acustiche, i nostri atleti possono competere senza il supporto di persone vedenti.
Tutte le competizioni sono regolate da regole specifiche, e noi ci affidiamo alle regole ISAF per i match race, Appendice X con solo pochissime varianti.
Tracciamo la linea di partenza perpendicolare alla direzione del vento e posizioniamo la boa di sopravvento ad una distanza accessibile. La procedura di partenza è in accordo con le regole standard dei match race dell’ ISAF, eccetto per le bandierine che sono rimpiazzate dai segnali acustici trasmessi via radio.
Un giudice vedente è a bordo di ogni imbarcazione e infligge penalità in caso di infrazione delle regole.
Durante l’evento lui può aiutare l’equipaggio solo in caso di emergenza.
Alcuni dei nostri allievi ciechi sono divenuti così esperti che in primavera, quest’anno, vinsero 3 races contro l’equipaggio formato da Alessandro Gaoso e Giovanni Soldini entrambi bendati.
NAVIGATORI CIECHI: NOI LO ABBIAMO FATTO!
Gareggiamo nei match race dal 1997 siamo già alla quarta edizione con successo di campionati nazionali condotti nei laghi italiani, abbiamo pure preso parte ad importanti gare internazionali come quella di Miami, a Cadice e il recente incontro vicino Londra.
|