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Vela: ARTICOLI : Il Primo Articolo :

Primo Articolo


GIORNALE DI BRESCIA, 06 GENNAIO 1996
Il campione Alessandro Gaoso di Roè ha un progetto per consentire ai non vedenti di navigare a vela.

IN BARCA CON LA NOTTE NEGLI OCCHI
Tecnologie moderne ed esperienza per superare una nuova barriera.

Nel corso di un recente incontro svoltosi nella sede dell'Unione Italiana Ciechi di Brescia, alla presenza del presidente provinciale Tomasoni e del responsabile del settore "tempo libero", Gilberto Pozza, è stato presentato un progetto che permetterà ai non vedenti di navigare ed addirittura di partecipare a livello agonistico a regate veliche sugli specchi d'acqua di ogni continente. L'idea è stata maturata recentemente dal noto velista gardesano, ed ora volcianese d'adozione, Alessandro Gaoso, più volte campione mondiale nella categoria "Mini Ton" con la sua leggendaria imbarcazione "GGG".

ROE' VOLCIANO - In cosa consiste esattamente l'iniziativa che decollerà nei primi mesi del '96 ce l'ha spiegato lo stesso Alessandro Gaoso: "la proposta di far sperimentare la navigazione ai non vedenti,- introduce Alessandro Gaoso-, è nato qualche tempo fa quando leggendo i libri di vela degli olimpionici Straulino e Roda ho appreso che essi spesso facevano allenamenti di notte per aumentare la loro sensibilità oppure quando io stesso trovandomi a navigare, avevo provato a tenere gli occhi chiusi e mi ero accorto con grande meraviglia che facendo leva solo sugli altri sensi la mia barca riusciva a procedere tranquillamente"
La realizzazione del progetto prevede alcune fasi attuative di particolare interesse, ma anche, a detta del velista gardesano, non prive di ostacoli perché lo scetticismo in questi frangenti è sempre in agguato.
Innanzitutto l'imbarcazione che verrà utilizzata dai non vedenti dovrà possedere precise e specifiche caratteristiche: oltre ad essere sicura, sono parole dell'esperto Gaoso, la barca dovrà essere a chiglia fissa, di piccole dimensioni e predisposta per essere manovrata da non più di due persone con dispositivi ridotti all'essenziale per la navigazione ed in particolare per la corretta regolazione delle vele.
Per evitare poi eventuali collisioni con altre imbarcazioni, essa sarà dotata di una vela rossa che servirà come segno di riconoscimento da introdurre nel vigente Codice internazionale di navigazione.
"Naturalmente, prosegue Gaoso, bisognerà anche organizzare delle scuole con istruttori idonei specializzati per consentire un apprendimento completo e sicuro da parte dei non vedenti; e questo è un problema che dovrà essere affrontato al più presto non solo dai circoli velistici locali, ma soprattutto dalla Federazione Italiana Vela ed anche dal Coni con i quali con i quali abbiamo stabilito i primi contatti".
Perché poi la navigazione a vela dei non vedenti sia effettivamente autonoma, è indispensabile avere a bordo il "Gps parlante" (Global positioning system), uno strumento in grado di determinare attraverso un collegamento con i vari satelliti in orbita, le posizioni fisse, quelle dello stesso navigante e di altre imbarcazioni ed indicare inoltre la rotta specifica da seguire, con le possibili correzioni durante il percorso. La tappa successiva dell'ambizioso progetto del velista gardesano è quella di consentire agli stessi disabili anche di poter regatare.
"Nel corso di future competizioni agonistiche fra non vedenti -rileva Alessandro Gaoso- l'incidenza che le imbarcazioni possano scontrarsi tra loro è molto elevata, perciò sarà indispensabile dotare le stesse di segnali acustici (corrispondenti al verde al rosso nella normale navigazione) che segnalino la rotta e la posizione seguita dai vari naviganti; inoltre poiché la regata prevede abitualmente il giro di una boa, questa potrà essere segnalata tramite un suono che permetta anche il rispetto della precedenza tra le diverse imbarcazioni".
Per poter uscire dalla fase progettuale a quella attuativa vera e propria, la prestigiosa iniziativa umanitaria e sportiva di Gaoso a favore dei non vedenti necessita ora dell'intervento e del sostegno non solo ovviamente dalla Federazione Nazionale Ciechi ma anche dalle sedi competenti sportive (circoli velistici, Federazione Italiana Vela, Coni) e a livello politico per la regolamentazione di tutta la materia all'interno del Codice internazionale di navigazione.
"L'intero progetto che prevede l'applicazione di alcune speciali e sofisticate tecnologie tra cui il Gps parlante -conclude Gaoso- avrà bisogno per la sua realizzazione di specifici finanziamenti ed adeguati contributi non solo da parte delle varie federazioni sportive, ma anche tramite varie forme di sponsorizzazione a livello locale e nazionale: per questo ci stiamo attivando, unitamente all'Unione italiana ciechi di Brescia presso ditte specializzate quali Bosch, Philips, Borletti per la presentazione dell'importante iniziativa che, già si prevede, avrà un "trend" su scala nazionale ed internazionale particolarmente consistente, che si aggira intono a svariate decine di miliardi".
Il primo esperimento ufficiale in assoluto di navigazione per non vedenti sarà realizzato a breve scadenza probabilmente tra gennaio e febbraio prossimo, in presenza di condizione climatiche favorevoli : l'uscita avverrà sul lago di Garda e sarà curata dal Circolo Vela di Gargnano che si è reso immediatamente disponibile in questa fase iniziale e sperimentale.
Il decollo dell'innovativo progetto è perciò ai nastri di partenza; l'auspicio è che nel corso del '96 possa riuscire concretamente a prendere il largo con tutto il suo equipaggio.

Giuliano Drovandi

 
Tebaide Web Agency