Bogliaco si... vela
Sabato 22 settembre, un cielo imbronciato e una pioggia che ha solo minacciato senza danneggiare nemmeno il rinfresco allungato sui tavoli in un canto della piazza che faceva parte dello scenario hanno presenziato allo svolgersi tranquillo di una manifestazione annunciata con protagonisti Homerus, il suo Presidente Alessandro Gaoso, i non vedenti, i volontari, gli sponsor e le autorità, ha sanzionato ufficialmente che l'antico porticciuolo di Bogliaco insabbiato e sino a ieri inutilizzabile, ora concesso in utilizzo ad Homerus, è divenuto il rifugio della piccola flotta di natanti che consente ai non vedenti di fare vela.
I non vedenti si chiamavano a gran voce l'un l'altro; due cani con ringhii non tanto soffocati si manifestavano la loro reciproca insofferenza. Sembrava essere tornati 40anni addietro quando i ciechi quasi tutti ex allievi dei tradizionali Istituti si incontravano nella circostanza delle assemblee dell'Unione e con grandi pacche sulle spalle, il bacio alla socialista non era ancora stato inventato, riempivano l'aria di rimembranze, di grasse risate cianciando allegramente del loro lavoro, delle loro vicende e delle loro donne.
Vittorio Pinotti, un antico cantore, un musicista non vedente che ha ridato vita alle tradizioni musicali meneghine ha scritto e musicato canzoni rievocative di quei lontani tempi, ha dedicato quella sua canzone uscita postuma "El me mund" alla sua "dona" .
E' Pinotti che scrive…- Quand'ero "fiulot" anni passati in collegio con tanti come me fra prediche e cazzotti, vacanze soltanto qualche giorno all'anno…
Anche sabato 22 settembre i non vedenti si chiamavano l'un l'altro, quasi tutti ex allievi di corsi di vela per non vedenti organizzati da quell'Alessandro Gaoso che a saputo far tracimare l'entusiasmo la convinzione e la competenza oltre i margini dell'indifferenza, dello scetticismo, dell'incredulità.
Gli antichi Greci e Romani affidavano a un buon porto la protezione delle proprie imbarcazioni, da oggi pure Homerus a Bogliaco può far rifugiare in un angolo protetto i suoi navigli che andranno sempre a gonfie vele grazie a marinai indomiti e coraggiosi.
Madrina della manifestazione di Bogliaco Edi Bocelli madre del nostro Andrea; alta, elegante, un poco formosa; la fasciava un abito di ciniglia blu, intorno al collo e sulle spalle una pashmina rosa; un paio di stivaletti di camoscio color marrone e vistosi orecchini di pregio completavano il look di una signora che molti volevano conoscere, salutare, almeno toccare.
Lei, Edi Bocelli per tutti parole dolci, affettuose, di viva partecipazione all'avvenimento anche nel corso del suo intervento sottolineato da commozione e da applausi.
Ha concluso la manifestazione prima del rinfresco conservatosi all'asciutto Claudio Romano presidente dell'Unione Italiana Ciechi di Brescia che ha sottolineato l'avvenimento con parole appropriate portando il saluto del Presidente nazionale dell'Unione Italiana Ciechi Tommaso Daniele forzatamente assente.
Mario Censabella