I ciechi possono navigare vela!
I ciechi possono navigare a vela in maniera autonoma!
Questo è il progetto proposto alla fine del 1995 dal suo ideatore Alessandro Gaoso e realizzato nel 1996.
Homerus è un’Associazione no profit ed è una ONLUS (Ds. Lgs. 460/97), il che favorisce anche coloro che vogliano elargire denaro, poichè, se versate tramite bonifico bancario con la causale “regalia”, le possono detrarre dalle tasse come detrazione di imposta.
Questa Associazione è stata fondata il 13/12/96 (giorno di S.Lucia) e insegna ai ciechi a veleggiare in autonomia.
L’enunciazione del Progetto Homerus con il sottotitolo “La vela autonoma per non vedenti” è già di per sè:
qualche cosa di fantastico, perché colpisce la nostra immaginazione;
qualche cosa che, a prima vista, sembra folle, perché non riusciamo a vederne i confini;
qualche cosa che ci commuove, perché ne intuiamo subito lo spirito umanitario.
La prima scuola è sorta sul Lago di Garda e si è appoggiata al C.V.G. presso il quale Homerus è ospite non pagante.
Il successo dell’iniziativa è stato immediato e lusinghiero e alla fine del 2001 i ragazzi ciechi istruiti erano già 100 provenienti da tutta Italia e uno dalla Germania.
Anche la disponibilità di volontari che si prestano ogni sabato e domenica è stata grande e generosa e le richieste di essere annoverati tra i volontari è ancora in aumento.
Ormai radio, televisioni, giornali, riviste, Unioni, Enti e Federazioni ne parlano e, a Gaoso Alessandro, sono già stati assegnati il Premio della Bontà Motta e il premio Panathlon, devoluti poi a favore di Homerus.
Affluiscono ad Homerus dei contributi con i quali si coprono le spese del programma.
Il nostro C/C è il n. 1000/3401 presso Banca Prossima, (IBAN IT84I0335901600100000003401).
ATNA, lo strumento di navigazione automatica e parlante, nonché lo strumento ad ultrasuoni, sono per Homerus prioritari, ma Homerus sta già cercando di ottenere la legge che sancirà la precedenza dei ciechi in barca a vela, nonché l’inserimento di questo nuovo sport nelle Paraolimpiadi.
In futuro ci interesseranno particolarmente i ciechi stranieri e in queste nazioni, come già lo stiamo facendo in Italia, organizzeremo delle basi nautiche, e successivamente anche delle scuole Homerus.
Alessandro Gaoso